Fondamentale il supporto dell’ERSU Sassari per l’ottimo risultato nella classifica Censis

Data:
12 luglio 2017

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A seguito della pubblicazione dell’ultimo rapporto Censis che conferma l’ateneo sassarese sul terzo gradino del podio nella classifica generale riservata agli atenei italiani di media grandezza (da 10mila a 20mila iscritti), il Consiglio di Amministrazione dell’Ersu Sassari, guidato dal Presidente Giovanni Poggiu, esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto, ottenuto anche grazie ad un aumento di ben sei punti nel parametro riguardante l’erogazione delle borse di studio.

Nell’anno in corso, infatti, con lo stanziamento di circa 6.587.000 euro, l’Ersu ha potuto soddisfare il 100% delle richieste di contributo degli aventi diritto, precisamente 2456 studenti. Anche nell’anno accademico precedente l’ente era riuscito ad accontentare tutti gli studenti in possesso dei requisiti per ottenere il sussidio, ovvero 1835 borse di studio, per uno stanziamento complessivo di circa 5.438.000 euro.

Si tratta di grandi risultati raggiunti grazie all’impegno di tutti, dalla Regione Sardegna che ha incrementato le risorse destinate all’ente - finalizzate ad incrementare i servizi per garantire il diritto allo studio - fino al lavoro strategico del CdA dell’ERSU Sassari e del suo Presidente Giovanni Poggiu che credono fortemente nel grande potenziale della città di Sassari come polo di eccellenza per l’alta formazione in Italia.

In un recente articolo comparso sul quotidiano locale La Nuova Sardegna, vengono considerati come “note amare” - ma decisamente dolci per l’Ersu Sassari - i punteggi per le borse di studio (91 punti: + 6 rispetto al 2016) e per i servizi erogati agli studenti (79 punti: -3 punti rispetto al 2016 ). Tale valutazione  sarebbe al di sotto - si legge nell’articolo - dei risultati ottenuti nei campi direttamente legati all’operato dell’Università di Sassari (internazionalizzazione: + 1 punto rispetto al 2016; comunicazione e servizi digitali: +6 punti rispetto al 2016; strutture: valore stazionario rispetto allo scorso anno), dati che - si legge - invitano “a ripensare complessivamente al sistema del diritto allo studio”.

“Siamo orgogliosi di aver ottenuto sei punti in più rispetto al 2016 per le borse di studio, a dimostrazione dell’impegno di una squadra intera che ha lavorato con un unico obiettivo, garantire un sussidio a tutti gli aventi diritto iscritti a Sassari - ha sottolineato il Presidente Poggiu - ma siamo altrettanto felici di aver collaborato con Uniss ad un progetto internazionale che, è vero, ci ha penalizzato in termini di analisi secca dei numeri da parte del Censis, ma ha portato Sassari a candidarsi ad un ruolo accademico strategico nel bacino del mediterraneo”.

Ecco spiegato nel dettaglio il perché il calo nel parametro “Servizi”: l’ERSU di Sassari - su espressa richiesta dell’Università di Sassari - ha riservato un cospicuo numero di posti letto per rendere possibile un progetto internazionale di studio con il Maghreb e poter garantire ospitalità nelle residenze universitarie a circa cinquanta studenti provenienti da questa particolare regione del Nord Africa. Tali posti letto non sono stati, quindi, inseriti nell’annuale bando di concorso per l’assegnazione degli alloggi agli aventi diritto, creando una conseguente  svalutazione (minor numero di posti letto, minor punteggio) di circa 3 punti - rispetto allo scorso anno - nel parametro “Servizi” da parte del Censis. Allo stesso tempo, però, Sassari ha guadagnato +1 punto per l’internazionazionalizzazione, la cui attività si è incrementata grazie anche al supporto messo in campo dall’ERSU. “Abbiamo perso tre punti ma abbiamo contribuito a far laureare a Sassari i primi studenti magrebini e questo vale più di ogni altra cosa” sottolinea Poggiu.

Nell’anno accademico in corso l’ente è riuscito a soddisfare il 100% delle richieste di alloggio  per gli aventi diritto e, con l’ultimazione della Casa dello studente nella Ex Fondazione Brigata Sassari e la creazione del Campus universitario a San Lorenzo - si arriverà nel prossimo futuro ad offrire ben mille posti letto in città, sarà possibile accontentare tutte le richieste di alloggio - non solo quelle degli aventi diritto - (933 domande complessive nel 2016/2017) e si potrà incrementare l’offerta anche per gli studenti provenienti dall’estero.

L’Ersu Sassari ha a cuore i propri studenti e si impegna con costanza quotidiana per garantirgli la migliore esperienza di vita e di studio possibili nella città di Sassari. Per questo nel prossimo mese di agosto, momento di chiusura per tutte le residenze universitarie d’italia, verrà garantita la permanenza nelle residenze Ersu  a quegli studenti con particolari esigenze, che ne abbiano fatto espressa e motivata richiesta.

In questo momento è forte la preoccupazione del CdA circa la possibile unificazione dei due ERSU della Sardegna - così come prevede l’ultima legge di stabilità: Sassari rischia di perdere un altro importante ente che vigila e lavora, oltre che per tutelare il diritto allo studio, anche per contribuire alla crescita e allo sviluppo della città di Sassari e del suo hinterland. Senza una presenza fissa e costante sul territorio si rischia di perdere il contatto con le reali necessità del mondo studentesco, con la realtà di una città che cresce e si evolve rapidamente.

 

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Ultimo aggiornamento:
11 aprile 2022 , 10:12

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